"Tutto passa, tutto si lascia, tutto si distrugge".
Questo libro è una riflessione sul mondo e sulla
storia che l'autore conduce in modo originale
rileggendo fatti e aneddoti di vita vissuta.
L' esperienza bellica della seconda guerra mondiale,
che l'autore ha vissuto nelle ultime fasi, e quella
della ricostruzione postbellica sono costantemente
in sottofondo, mai del tutto cancellate dagli
avvenimenti recenti.
L'autore è convinto che solo il ritorno ad una
economia più reale, quella delle fattorie autonome,
potrà restituire agli uomini la capacità di vivere
senza più ricorrere alla violenza e alla guerra.